Il Monte Pranzà (m 1095)
è situato nel territorio del Comune di Vigano San Martino (Bg) nella Val
Cavallina, percorsa dal Fiume Cherio. Si caratterizza per una lunga cresta rocciosa che fa da spartiacque tra la Val Cavallina e la Valle del Lujo,
territorio di Albino. Il percorso si sviluppa prevalentemente nel bosco ma
offre comunque meravigliosi scorci
sul Lago di Endine e verso la pianura
di Bergamo. L’anello escursionistico si svolge anche su stradine di campagna e mulattiere, sempre ben segnalati
dalle frecce direzionali e dai
caratteristici segni bianco/rosso. La gita, che ovviamente può essere fatta
in entrambi i sensi, ci consente di passare dalla graziosa chiesetta del Cisulì (m 922), dalla
quale si gode di una insolita inquadratura
sul Lago di Endine e, al ritorno, dalla località Prati Alti (m 728),
crocevia di sentieri e itinerari, uno dei quali è rappresentato dal M.
Misma (m 1160).

Cima del Monte Pranzà
(m 1095) – Dicembre 2022
Itinerario
Raggiungere la parte
alta di Vigano San Martino dove, in
via Piave c’è una piazzola con
alcuni posti auto. Proprio di fronte, all’inizio del Vicolo Pedroera, parte il nostro Sentiero 622 con destinazione Cisulì, che
cominciamo a seguire subito in
salita. Per circa 15 minuti si cammina abbastanza ripidi su stradina cementata, sino a
quando, diminuita la pendenza, essa diventa
sterrata. Molto presto si incontra una deviazione verso sinistra,
segnalata su un paletto, che possiamo seguire in salita nel bosco, come alternativa
per tagliare un tratto di strada, che
riprendiamo più sopra. Poco dopo si passa dalla località Stalle Fu e subito dopo ci
si inoltra nuovamente nel bosco seguendo
il facile sentiero, inizialmente in piano e successivamente abbastanza ripidi, in modo da
raggiungere il boscoso crinale
orientale della montagna. Al momento opportuno si incontrano le frecce segnaletiche delle varie
destinazioni ed ovviamente si seguono quelle dei Sentieri
622/622A. Poco dopo si
raggiunge la panoramica località chiamata
Cisuli (m 922), dove sorge una cappella
dotata di piccolo campanile. Nelle belle giornate la vista è veramente notevole verso
il Lago di Endine e oltre, verso il M. Sparavera, la Presolana, il M.
Grione, il Pizzo Camino e il M. Pora. Si continua, sempre supportati dalle frecce segnaletiche, salendo
moderati in un bel bosco di frassino
e carpino nero. Ad un certo punto, si esce dal bosco e si attraversa
pianeggianti una costa prativa, passando
dalla cascina Flaccadori (m 1030) e successivamente da un roccolo di caccia. Poco
oltre, si stacca sulla sinistra la
variante 622A che percorre la cresta del
Monte Pranzà, che seguiamo.
Alla quota di circa 1070 si incontra
un grande omone di sassi, sormontato
da una croce metallica, che sul momento potrebbe illuderci di aver
raggiunto la cima, ma così non è, forse
è l’anticima. Si continua sulla
facile cresta, ponendo comunque attenzione verso sinistra (meridione)
perché strapiombante. Più avanti si
raggiunge la cima (m 1095) molto
panoramica, rappresentata da una
piccola croce con la scritta “cani pazzi” rivolta a valle. Continuando per cresta, dopo
pochissimi minuti, si perviene ad un
altro punto panoramico, dove una piattaforma sagomata di legno ci invita ad una
breve sosta. Si prosegue sulla
marcata traccia riimmettendosi sul 622
con cui, perdendo pochissima quota, si raggiunge un paletto con frecce segnaletiche.
Siccome si vuole passare dalla Pozza di Misma e da Prati Alti, si abbandona
il 622 e si continua dritti sul
sentiero che diventa 609. Pochi minuti di
discesa abbastanza ripida e si raggiunge il Sentiero
611, dove transita anche il Cammino di Carlo Magno, evidenziato da un tringolo rosso
pittato su una pianta. Siamo
alla località Prati Alti (m 728), col vicinissimo crocevia di sentieri nei pressi di una pozza e di una
strada carrabile. Bisogna seguire comunque il Sentiero
611, in pratica una bella
stradina che scenderà a Luzzana dalla Valle dell’Acqua, che più avanti
va però abbandonata per seguire
sulla sinistra le indicazioni del Sentiero 622B
(Vigano). Il sentiero, con alcuni
saliscendi nel bosco, aggira le varie vallette che scendono dalla
scogliera del M. Pranzà, sino a raggiungere un grande prato con cascina
(probabilmente Fienile Gandello). Qui è presente un grande tavolo e panche, tutto di
cemento. Un breve tratto in salita
sul prato ci consente di superare
l’ultima costa e raggiungere un’altra
cascina, oltre la quale ci si immette su una strada che si segue sino al paese di Vigano.
N.B.:
durante il ritorno, in una escursione simile effettuata precedentemente
(dic. 2022), invece che seguire la carrereccia (Sentiero 622) che scende al
paese, si era proseguito a mezzacosta su
un bel sentiero (non segnato sulle cartine) che con vari saliscendi,
sempre per superare altre vallettine, raggiunge il versante orientale della
montagna, sino ad intercettare il
sentiero fatto in salita all’andata. Può essere una valida alternativa
come rientro, tenendo presente che la tempistica è un poco superiore (vedi immagine, linea
rossa).
Foto escursione 15
febbraio 2025
|