image001.gif                                                                                                                                                  

 

   (prima parte)Sopra i 2000                                                                                              

DSCN1391.JPG

Baite Natù

SCHEDA

Natù e Baita Iseo.jpg

Mappa

 

Baite Natu’ (m 1328) e Rif. Baita Iseo (m 1335) da Ono S.Pietro, giro ad anello

 

Il Rifugio Baita Iseo, nel territorio del Comune di Ono S.Pietro, come tanti altri rifugi o bivacchi è nato dalla ristrutturazione di una antica malga, per la precisione nell’anno 1980, grazie al lavoro dei volontari della sottosezione CAI di Iseo. E’ situato sulle pendici nord-orientali della Concarena, gruppo montuoso estremamente ricco di rocce sedimentarie con varie tipologie di calcare,  la cui conformazione ricorda quella delle Dolomiti. Il periodo di apertura, di solito, va dalla metà di giugno alla metà di settembre, mentre da marzo a fine anno è prevista nei fine settimana, su prenotazione. E’ comunque disponibile e sempre aperto il locale invernale utilizzato come bivacco.

L’escursione al rifugio, adatta a tutti e per gran parte dell’anno, consente inoltre di scoprire una piccola località della Vallecamonica, probabilmente ai più sconosciuta, rappresentata dalle Baite di Natù (m 1328). Questo gruppetto di case ben ristrutturate, esposte al sole e distanti solamente una decina di minuti dal Rif. Iseo, sorgono su di un dosso a picco sulla valle e godono di un panorama mozzafiato: alle spalle, dove finiscono i pratoni, si ergono immediatamente le argute guglie delle Corne Rosse e le ripide pareti di Cima Bacchetta, a valle si vede tutta la media Vallecamonica e oltre le dirimpettaie montagne, tra le quali spiccano le Cime di Tredenus e l’inconfondibile Pizzo Badile Camuno.

Questa escursione può essere arrichita, preventivando al massimo un’oretta di tempo in più, dalla visita al laghetto di Nuadè e al Coren de Zuen, situati non lontani dalla Baita Iseo.

Il ritorno avviene passando da Pescarzo e da Cemmo, dal quale tramite stradette e pista ciclabile, si chiude l’anello a Ono S.Pietro.

 

Itinerario

Si parcheggia nel piccolo borgo antico di Ono S.Pietro e si seguono le segnalazioni verso le Baite del Mella e verso il Rifugio Iseo. La strada, che inizialmente è la stessa e per un tratto corrisponde anche alla Via Valeriana (CAI 191), si prende appena sopra il paese dopo la chiesa; quando la pendenza comincia ad aumentare, da asfaltata poco alla volta diventa sterrata o acciottolata. Si ignora una prima deviazione per il rifugio, che si incontra quasi subito e si continua per circa 2 km scarsi fino alla località Vaialù (m 700) dove si imbocca una mulattiera sulla sinistra, segnalata dal segnavia CAI 98. La strada, quasi sempre molto ripida, è percorribile anche dagli automezzi, che necessariamente devono essere dei fuoristrada adatti a questo tipo di percorso. La ripidità, pur se più faticosa, fa si che i tempi per superare il dislivello si accorcino notevolmente e in meno di 2 ore, ignorando qualsiasi deviazione, si perviene al dosso panoramico delle Baite di Natù (m 1328): le cascine di una volta oggi sono case di vacanza, ben ristrutturate mantenendo la tipicità della baita. Davvero suggestiva la panoramicità accennata nell’introduzione, con le imponenti pareti rocciose della Concarena e delle Corne Rosse che dominano l’ambiente. Oltre l’agglomerato di case, parte un sentiero, detto “sentiero dei contrabbandieri”, che scendendo lungo i ripidi e selvaggi canaloni della concarena riporta a valle: vale la pena percorrerne, per pochi minuti, il facile tratto iniziale col quale si raggiunge il bordo del dosso, dal quale la vista verso la Concarena, vicinissima, risulta ancora più spettacolare. Dalle baite, una stradina semipiana conduce in pochi minuti al vicino Rifugio Baita Iseo, situato più a nord su un piccolo pianoro e circondato parzialmente da una recinzione in legno, dove termina la prima parte o andata di questo itinerario.

Prima di intraprendere la seconda parte relativa al ritorno, si consiglia, se si ha tempo e voglia e in stagione idonea, di impegnare circa un’ora di tempo, tra andata e ritorno, per visitare il piccolo laghetto di Nuadè (m 1480 circa), alle pendici nord-occidentali delle suggestive Corne Rosse, dove diparte anche un sentiero (CAI 157) per la salita alla Cima dei Ladrinai (m 2400). A metà strada, una piccola deviazione consente anche di raggiungere un punto molto panoramico, rappresentato dal Coren de Zuen, sul quale è presente una piccola croce.

Ritornati al rifugio, si segue l’indicazione della freccia direzionale (CAI 6) verso Pescarzo, con la quale si passa quasi subito nei pressi di una elegante costruzione ed in circa mezz’ora si raggiungono le cascine soleggiate della località Parzaniga (m 1000). Qui si prende la stradetta che scende fino a ritrovare la strada che collega Ono S.Pietro alle Baite del Mella. Quasi subito, dopo una curva, lo sguardo viene distolto da una immagine dipinta sulla parete esterna di una santella, raffigurante la “Morte”. Verso i 700 metri di quota, dove un cartello indica  Put da le Cavre”, il segnavia N.6 abbandona la strada principale per svoltare a sinistra, ed in comune con la Via Valeriana CAI 191, cala nella Valle del Clegna per attraverne il torrente su di un ponticello chiamato appunto “Ponte delle Capre”. Si risale dalla parte opposta su largo sentiero e con pochi metri di dislivello si raggiunge la mulattiera, in località “Pisine” con la quale si scende a Pescarzo di Cemmo. Si attraversa il caratteristico borgo passando accanto alla chiesa (Via della Chiesa) e con una vecchia strada acciottolata si scende a Cemmo (m 430), dove è necessario riattraversare il torrente in località “Mulì”. Non rimane che percorrere un tratto di Via Ciclabile per far ritorno a Ono S.Pietro, in poco meno di mezz’ora.

 

                                                                                                                    Cartografia Ingenia          mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Ono S.Pietro

516

Baite Natù

1328

819

h. 1.50

E

28/01/2018

Rif. Baita Iseo

1335

Ono S.Pietro

516

-969

+150

h.2.30

E

 Nota: il tempo è riferito alla sola salita o all’andata!

 

DSCN1316.jpg

DSCN1320.jpg

DSCN1325.jpg

DSCN1343.jpg

DSCN1345.jpg

Il Pizzo Badile Camuno

Località Vaialù

Mulattiera CAI 98

Una cascina prima di Natù

Ultimo tratto prima di Natù

DSCN1348.jpg

DSCN1349.jpg

DSCN1361.jpg

DSCN1362.jpg

DSCN1370.jpg

Giungendo alle Baite Natù

Le Baite Natù

Panorama dalle baite

Panorama dalle baite

Una baita solitaria di Natù e la Concarena

DSCN1389.jpg

DSCN1394.jpg

DSCN1398.jpg

DSCN1405.jpg

DSCN1413.jpg

Grande panorama

La Concarena dalle Baite Natù

Panorama

Rifugio Baita Iseo

indicazioni

DSCN1415.jpg

DSCN1429.jpg

DSCN1430.jpg

DSCN1432.jpg

DSCN1454.jpg

La Concarena verso Cima dei Ladrinai

La Concarena verso Cima dei Ladrinai

La Concarena verso Cima dei Ladrinai

Indicazioni

Dal Colombè al Pizzo Badile

DSCN1457.jpg

DSCN1460.jpg

DSCN1466.jpg

DSCN1467.jpg

DSCN1468.jpg

La Concarena dal Coren de Zuen

Coren de Zuen

Bella casa vicino al Rif. Iseo

Fontana presso Parzaniga

Indicazioni

DSCN1473.jpg

DSCN1478.jpg

DSCN1480.jpg

DSCN1482.jpg

DSCN1483.jpg

Il Pizzo Badile

Torrente Clegna dal Ponte delle Capre

Ponte delle Capre

Verso Pescarzo

Prima case di Pescarzo

DSCN1487.jpg

DSCN1490.jpg

DSCN1493.jpg

DSCN1497.jpg

DSCN1498.jpg

Via della Chiesa

Rudere scendendo verso Cemmo

Giungendo a Cemmo

Il Clegna in località Mulì

Dipinto sacro vicino alla ciclabile verso Ono

 

 

   (prima parte)Sopra i 2000