Il Monte
Mignone (m 1743) è un dosso erboso che si
trova sopra Borno e che offre una vista bellissima sul
Pizzo Camino, Cimon della Bagozza, Cima
Bacchetta e sulle montagne della Vallecamonica dal Pizzo Badile
a Montecampione. Nel periodo invernale, quando innevato, costituisce una
bella e sicura meta per gli scialpinisti e\o
ciaspolatori. Nell’escursione
qui proposta, più indicata per i periodi primaverili o autunnali, si
preferisce tralasciare la sua risalita sino alla sommità per andare invece
ad effettuarne il completo periplo. La
panoramicità viene comunque garantita, in special modo quando
l’itinerario raggiunge il versante settentrionale ed orientale del monte,
con panorami grandiosi verso la Valle di Baione, la Cima Bacchetta e
verso alcune convalli della media Vallecamonica. Il passaggio, durante il
ritorno, dal sempre caratteristico Lago di Lova,
garantisce all’escursionista un gita gradevole con difficoltà contenute,
sia nel dislivello, sia nei tempi.
Itinerario: Borno (Chiesa di S. Fiorino), Pendici del
M. Arano, Colle di Mignone, Agol, Averta, Colle di Mignone, Lago di Lova.
Raggiungere in auto il
parcheggio situato poco prima della Chiesa di
S. Fiorino (m 980) di Borno. Una stretta stradina asfaltata conduce in
pochi minuti al Navertino dove a lato dell’omonimo bar\trattoria inizia, su strada gippabile e
regolamentata, il Sentiero CAI 82, molto
conosciuto e sfruttato per raggiungere il Lago di Lova. A destra invece,
una mulattiera, inizialmente pianeggiante, costituisce un’alternativa molto
valida per raggiungere il bel lago ed in questa escursione corrisponde al
tratto finale del ritorno.
Si sale quindi dritti ed
in poco meno di un’ora si raggiunge il bivio
che a destra conduce al vicino Lago di Lova, che si ignora. Si continua
sempre sulla strada seguendo le indicazioni dell’82, si passa quasi subito
dalla località chiamata Cambrusì e, dopo
essere passati accanto ad una grotta
(utilizzata nel periodo natalizio come presepe), si raggiunge un altro bivio, dove conviene ignorare
temporaneamente la strada (82A), per
raggiungere pochi metri sopra, il pianoro denominato Pendici Monte Arano (m 1488). Il panorama si apre appunto verso le pendici
che scendono dal M. Arano e verso i pascoli di Malga Moren. Non si segue la sterrata che in piano si
dirige verso S. Fermo ma si continua in direzione opposta, sull’evidente
sentierino che poco dopo si immette sulla strada (82A)
ignorata in precedenza. In pochi minuti si perviene al Roccolo di Tabachì (m 1560) dove, sulla
sinistra della segnalazione, si stacca
l’evidente sentiero che, sempre segnavia 82A,
sale sul costone prativo con destinazione Rif. Laeng. Si continua invece sulla sterrata che, prima in piano e poi in
leggera discesa, raggiunge in pochi minuti il
crocevia situato sul Colle di Mignone (m 1527). Su questo crocicchio
giunge dal Lago di Lova il Sentiero-strada CAI 103
che è quello sul quale si prosegue, in senso orario (volendo anche in senso
antiorario) perché è quello che compie il periplo del M. Mignone. Se non si volesse realizzare l’anello attorno al M.
Mignone, si può scendere direttamente al Lago di Lova.
Da poco (2021) è stata
realizzata un’ampia strada sterrata, sulla
falsariga del sentiero preesistente, che in circa 40 minuti raggiunge,
attraversando un bel lariceto, i pascoli di Agolo situati sul versante
orientale del M. Mignone. Questo è un tratto che rimane in ombra, specie
nelle giornate corte, perché percorre tutto il versante settentrionale del
Mignone. Oltre alla novità della nuova strada, sul Colle di Mignone, è ora
presente un agriturismo (malga del
benessere Zani) realizzato nell’edificio della preesistente Malga Mignone.
Raggiunti i prati di Agolo, dove la strada termina improvvisamente, bisogna riacquistare
un poco di quota su tracce di sentiero,
sino a quando, tra il grande prato pascolivo, si nota la caratteristica piccola baita di Agol (m 1593), circondata da
alcuni abeti e cintata da una staccionata. Da qui, come già accennato
nell’introduzione, il panorama è notevole
verso le montagne che sovrastano Lozio. Poco sotto al baitello, il sentiero 103, dopo aver lambito un crocifisso ed essere passato sotto ad un
arco di legno, scende abbastanza agevolmente
costeggiando le pendici sud-orientali del Mignone e raggiunge la località di Averta alla quota di m. 1483 (la quota marcata
sul cartello in legno di 1339 metri è completamente errata).
Vale la pena, qui giunti, di spendere qualche minuto per salire sul vicino Dosso di Averta (m 1500) per
contemplare il panorama sulla Vallecamonica. Ritornati sui propri passi e
ripresa la stradina, si prosegue in direzione nord e verso il Colle di
Mignone, che si raggiunge con alcuni falsopiani e alcune salite. Si scende
con la strada (CAI 103) che in meno di
mezz’ora raggiunge il bel Lago di Lova
dove, con vista panoramica sullo stessp lago, è presente un’area pic-nic e
poco sotto il bar\chalet Lova. Per completare l’escursione si consiglia di costeggiare
tutta la sponda settentrionale e orientale del lago e imboccare in discesa la
strada che, dopo essere passata passata dalla località Socol e aver
superato il Torrente Valle S. Fiorino,
sbuca al Navertino dove, all’andata, si aveva imboccato la strada Sentiero
CAI 82.
Lo sviluppo del giro completo
è di circa 14,5 km.
In definitiva l’escursione è fattibile in 4/5 ore.
Earth Cartografia
Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
|
dislivello
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max
|
Tempo
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Km
|
Difficoltà
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Data
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Chiesa
S.
Fiorino
|
980
|
Colle di Mignone
|
1527
|
+580
-33
|
|
h. 1.40
|
4,4
|
E
|
27/10/2021
|
Colle di Mignone
|
1527
|
Colle di Mignone
|
1527
|
+130
-130
|
|
h. 1.40
|
4,9
|
E
|
Colle di Mignone
|
1527
|
Chiesa
S. Fiorino
|
980
|
-580
|
|
h. 1.20
|
5,2
|
E
|
|