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   (prima parte)Sotto i 2000                                                                                              

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M. Altissimo

SCHEDA

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Cartina GPS

 

Monte Altissimo (m 1703) da Terzano, giro ad anello

 

Il Monte Altissimo (m 1703), dalla cui sommità scendono le piste da sci della Sky Area del comprensorio di Borno, costituisce anche una nota meta, sia per gli scialpinisti sia per gli escursionisti. I percorsi per raggiungere la cima sono svariati e per lo più senza particolari difficoltà. Alcuni sono già stati descritti in questo sito.

L’escursione che si vuole presentare in questa scheda invece, offre l’alternativa di raggiungere la meta con percorso insolito e forse inaspettato, ma che necessita di un buon allenamento per superare i circa 1300 metri di dislivello positivo. La prima parte della salita,  risulta abbastanza semplice, mentre la seconda è un poco più impegnativa a causa della ripidità e varietà di alcuni tratti di sentiero. Non risulta comunque mai difficile ne troppo esposta e garantisce al contempo scorci molto panoramici, sia verso il Lago d’Iseo, sia sul Lago Moro e la bassa Vallecamonica, sia verso il M. Pora e le Orobie. Il ritorno consente di scendere attraverso la lunga e a volte incassata Valle di S. Giovanni, dove è possibile visitare l’omonima chiesetta dedicata al Santo (m 1150), circondata da abeti e che domina tutta la valle. 

Itinerario

Raggiungere il paesino di Terzano (m 435) frazione di Angolo Terme e trovare parcheggio prima della chiesa, oppure oltre, nella piccola piazzetta. Ci si incammina su Via Montello che, dalla piazzetta diparte a sinistra di una tabaccheria. Attraversato il paesino, al bivio si devia a destra su Via Adamello; da sinistra, Via S.Giovanni, torneremo al termine del giro. Si cammina in piano sino al piccolo cimitero che si lascia sulla destra, per seguire la sterrata che sulla sinistra e verso est si inotra tra i broli. Si passa vicino ad un piccolo bait e successivamente alla sinistra di un probabile canile, visto il gran abbaiare dei numerosi ospiti. Poco oltre si intercetta un sentiero, segnavia bianco\rosso, che ben marcato sale verso sinistra, probabilmente è il CAI 154 che proviene da Gorzone. Si sale abbastanza ripidi tra la vegetazione ma in pochi minuti si raggiunge una comoda carrereccia che si segue verso sinistra (direzione ovest). Di fronte a noi un grande prato e oltre si erge il M. Pora. La strada, che nel frattempo è diventata cementata e si è fatta più ripida, sale in direzione nord affrontando alcune curve. Si passa vicino ad un poggio molto panoramico sulla bassa Vallecamonica e poco dopo si raggiunge la località Prati di Gorzone (m 790), una bella area verde con zona pic-nic. Ora la mulattiera è terminata ed un largo sentiero si inoltra in salita verso ovest, nel bosco situato ai piedi delle alte rocce. Alla quota di circa 940 metri, sorprendentemente si sbuca su di una radura erbosa dove alcune piccole costruzioni in legno richiamano alla memoria tempi passati. La località pare si chiami Büsnel. Il sentiero, sempre ben segnato, entra di nuovo nel bosco di carpino nero e frassino minore, affrontando la parte forse più ripida e più impegnativa dell’escursione, in quanto sale irto tra rocce e roccette sino al limitare delle pareti rocciose che scendono dal Dosso di Campolungo. Verso i 1100 metri il sentiero entra in ombra e si addolcisce quando il bosco, ora costituito da una faggeta mista ad abeti, cambia aspetto. Si prosegue sempre verso nord-ovest, in moderata salita, sino a quando, verso i 1300 metri di quota, si intercetta una carrereccia che sale dalla Valle di S. Giovanni. La si segue raggiungendo dopo pochi minuti delle baite, alcune ristrutturate, situate nella località di Intercasole, molto panoramica.

Superata la località, l’itinerario continua su sentiero sempre ben evidente e segnato sino ad incontrare la segnaletica per il M. Altissimo. Un breve tratto abbastanza ripido precede l’inizio (m 1400) del panoramico costolone del Dosso di Campolungo, che va risalito per tutta la sua lunghezza su evidenti tracce di sentiero. Ad una sella (circa m 1660) si incontra nuovamente la segnaletica, dove si può lasciare temporaneamente il sentiero per salire, verso destra, sulla prominenza che a strapiombo si affaccia sulla valle e sulla quale è posta una grande croce (m 1668). Ripresi il sentiero, è necessario superare una roccia passando alla sua sinistra tramite un passaggio un poco scomodo, oltre il quale si raggiunge l’ultimo dosso che precede il M. Altissimo, bello evidente dinanzi a noi. Tuttavia la salita finale non è immediata perché il sentiero deve aggirare le sue ripidi pendici, verso sinistra, sino a sbucare sul tratto terminale della pista da sci “Col de Serf” dove giunge anche il percorso sci-alpinistico. Dalla piatta cima del M. Altissimo (m 1703) il panorama può spaziare in tutte le direzioni, anche se viene un poco infastidito dalla necessaria rete di protezione.

Per il ritorno si scende nuovamente sulla pista, rimanendo ai sui bordi e si segue il tracciato sci-alpinistico che ben segnato raggiunge l’indicazione per Malga Guccione, che tuttavia non seguiamo perché si devia a sinistra sulla mulattiera che scende verso S,Giovanni. La strada inizialmente è abbastanza scomoda per la ripdità associata al fondo calcareo sconnesso. Dopo alcune curve e quando diventa più comoda, si incontrano in sequenza delle cascine. Appena prima di quella colorata con righe orizzontali rosse, si può e conviene abbandonarla, per seguire i segni tricolori del sentiero che conduce in pochi minuti alla sottostante austera Chiesetta di S.Giovanni (m 1179), situata su un dosso a strapiombo che offre una suggestiva visione panoramica su tutta l’omonima valle. Questo sentiero, poco sotto, riprende la strada abbandonata prima. Si giunge quindi alla località di S. Giovanni (m 1160). Qui, tra case di soggiorno dall’architettura rustica e cascine montane, vi è anche l’ex rifugio Chini, che durante la Resistenza fu ostello dei partigiani del Gruppo Sella-Lorenzini. Si continua lungamente a scendere sulla strada, che si è fatta asfaltata e cementata, e che per un buon tratto si trova incuneata tra alte pareti rocciose. La strada gradatamente scende attraverso tutta la valle, solcata dal torrente e ridiventata sterrata e comoda, giunge sino a Terzano dove si chiude il lungo anello. 

 

        File Gps             Earth                                                                         Cartografia Ingenia      mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Terzano

435

M. Altissimo

1703

1268

h. 3.30

6,4

E/EE

02/04/2021

M. Altissimo

1703

Terzano

435

-1268

h. 2.30

7,6

E

 

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Salendo verso

Prati di Gorzone

Prati di Gorzone

Sentiero CAI 154

Büsnel

Sentiero CAI 154

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Un belvedere

Sul Sentiero 154

Intercasole

Panorama da Intercasole

Il Lago Moro

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Dosso di Campolungo

Dosso di Campolungo

La Croce di Gorzone

Dosso di Campolungo

La Croce di Gorzone

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La Croce di Gorzone

Panorama dalla croce

Panorama dalla croce

Panorama dalla croce

Verso l’Altissimo

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Sbucando sulla pista

Sul M. Altissimo

Sky Area Borno

Sky Area Borno

Dosso di Campolungo

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Fiori scendendo verso S. Giovanni

Una cascina

San Giovanni

Una pozza nel torrente

Santella prima di Terzano

 

 

   (prima parte)Sotto i 2000