Il Monte Altissimo offre molte vie e varianti
per la sua salita. Specialmente in presenza di neve, rappresenta uno dei
posti più sicuri e tutto sommato
facili che garantiscono panorami fantastici
e gite appaganti. Guardando le varie mappe e le indicazioni del portale
di Borno, molteplici sono i percorsi con i quali ci si può sbizzarrire.
Uno di questi è senza dubbio quello che si vuole esporre con la presente
scheda, un bell’anello durante il quale,
oltre a raggiungere ovviamente la panoramica cima, si passa tra le più
caratteristiche località della zona. Naturalmente l’anello è percorribile
anche in senso inverso, ma si consiglia di effettuarlo come spiegato sotto.
Itinerario
Il percorso inizia
qualche centinaia di metri, sulla destra, prima di giungere al grande parcheggio degli impianti scistici
di risalita di Borno. Si può quindi lasciare l’auto nel parcheggio citato
oppure direttamente in uno dei numerosi
slarghi, vicini all’inizio del sentiero
con numerazione 5, nel cosidetto Bosco Blu
(Loc. Ogne) a 970 metri di quota. Il sentiero si
immette quasi subito su di una bella e
larga stradetta innevata con la quale si procede verso la loc.
Triangolo, direzione ovest. La pendenza è
davvero limitata, perciò senza sforzi eccessivi e dopo aver ignorato la deviazione per Malga Corvino, si prosegue
dritti (Sentiero 5a) ed in poco tempo si
arriva presso Croce di Salven (m 1108) dove si
intercetta la mulattiera che proviene dalla vicinissima
strada statale. Praticamente ci si trova all’inizio del Sentiero 6 che, aggirando con ampio arco il
boscoso M. Tauggine (m 1526), raggiungerà in primis la Val Sorda e le sue pozze (m 1380),
naturalmente ghiacciate e innevate. Per arrivarci abbiamo però varie
alternative:
1
- Si
percorre la comoda mulattiera che, in moderata pendenza e con squarci panoramici sulla Presolana, raggiunge
la Val Sorda e i prati dell’omonimo rifugio,
dopo aver abbandonato sulla destra, ad un bivio segnalato, il Sentiero 6
che dritto si inoltra nel bosco. Dal rifugio
in 2 minuti si raggiunge l’incrocio di sentieri nella zona delle pozze.
2
– Non si abbandona al bivio su citato il Sentiero 6
ma si prosegue sullo stesso, salendo di
quota attraverso un bosco suggestivo sino
a giungere direttamente all’incrocio nella
zona delle pozze.
3
– all’inizio della mulattiera Sentiero 6 e
subito dopo la sbarra verde che impedisce il passaggio di veicoli, un evidente sentiero si stacca sulla
sinistra. Il percorso è abbastanza irto e
rapidamente guadagna quota nel bosco, con
numerose svolte. Non è mai eccessivamente esposto o pericoloso, ma lo si
consiglia a chi ha più dimestichezza o trova più divertente questi tipi di sentieri. Ovviamente questo è
il più veloce: ad un certo punto, terminata la
parte più ripida, dopo un tratto semipianeggiante il sentiero si innesta sul percorso più comodo, poco
prima di giungere al rifugio Val Sorda.
Dall’incrocio presso le pozze, si continua
seguendo sempre le indicazioni del Sentiero 6,
cioè verso Pratolungo. In circa 30 minuti,
dopo aver superato in salita un bel bosco, si raggiunge il grande spazio aperto di Pratolungo (m
1478), dove l’omonima malga è stata riadattata
a rifugio. Nella parte terminale dell’edificio è stato ricavato anche
un bel bivacchetto sempre aperto.
L’itinerario continua verso est sino a
raggiungere la vicina Malga Guccione (m
1427), dopo aver perso qualche decina di metri di dislivello. Ignorato il percorso che scende verso Malga
Corvino (Sentiero 5), il Sentiero 6 riprende a salire per un breve tratto, poi
spiana e si collega con le piste da sci, in corrispondenza di un paletto con segnaletica. Conviene abbandonare
il percorso numero 6 che sfrutta la pista per salire all’Altissimo e seguire invece i cartelli che indicano il tracciato scialpinistico. Seguendolo, si
sale zigzagando nel bosco che limita la
precipitevole Valle di S.Giovanni ed in
circa mezz’ora si raggiungono gli impianti
superiori ed il M. Altissimo (m 1703).
Il paesaggio, nonostante la modesta quota è ampio in tutte le direzioni, sia verso il Lago d’Iseo e la bassa Valcamonica, sia verso le Orobie, e ovviamente verso le montagne adamelline.
Il ritorno è abbastanza
semplice e molto più veloce. Inizialmente si sfrutta la pista da sci Pian d’Aprile, rimanendo
ovviamente sul bordo destro della stessa per non incialtrare o infastidire
gli eventuali sciatori: si ignora ad un certo punto la deviazione verso destra che scende a Malga
Mine ( a meno che si voglia allungare il giro). Si passa di poco
superiormente e sulla destra della Malga Pian
d’Aprile (m 1359) sino a giungere all’inizio della pista per esperti
sul Dosso di Play (m 1300 circa). Qui si abbandona la pista da sci che
molto ripida scende verso la partenza, prendendo sulla destra (indicazioni)
la stradetta che attraverso una bella
abetaia conduce alla Baita Mensi, dopo aver
attraversato due ruscelli. Dalla baita
un sentiero sulla sinistra scende in poco più di mezz’ora alle Ogne 1 ed al parcheggio.
Mappa gps
Partenza
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quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
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Ogne
(bosco blu)
|
970
|
M. Altissimo
|
1703
|
784
|
|
h. 3.00
|
9/10
|
E
|
17/02/2021
|
M. Altissimo
|
1703
|
Ogne
(bosco blu)
|
970
|
-733
|
|
h. 2.00
|
7
|
E
|
|