La zona di Tambione, nel
comune di Sellero, è stata di recente rivalutata in termini turistici,
complice la validità paesaggistica e comodità delle infrastrutture
presenti. Tra l’altro, la segnaletica della sentieristica locale è stata da poco
recuperata e realizzata grazie al contributo che familiari e amici di
Michele Vaira, purtroppo deceduto su queste montagne, hanno voluto
destinare alla messa in sicurezza dei sentieri 115 e 159. Si ricorda che il lungo sentiero CAI 159
collega il Rif. Malga Tambione al Rif.
Campione della località Campelli, tramite la dorsale del Monte Elto. Sentiero estremamente panoramico e
molto interessante sotto l'aspetto geologico ,botanico e storico . Con
questo tracciato si apre una nuova alternativa (sfruttando i due rifugi
come punto d'appoggio) per raggiungere con un itinerario mirato le Orobie
bergamasche, passando da Schilpario o dal passo del Vivione.
La salita alla baita Tambione è gia stata, in maniera molto
sommaria, descritta nella scheda relativa ed inserita in questo sito tempo fa. In
quell’escursione, di prima esplorazione dei luoghi, si fa riferimento al
sentiero CAI 115 con partenza dal paese di Berzo Demo e rientro con giro ad
anello passando da Sellero e da Cedegolo.
In questa escursione si parte da Novelle
di Sellero e utilizzando per gran parte stradette e mulattiere (CAI 159), si
raggiunge l’altopiano di Tambione dopo essere passati dal bel balcone panoramico di Emen. Si sale poi sino
al bivacco Elto, quindi si ridiscende verso
valle passando dalle baite Spino e dal sito di
arte rupestre di Carpène, attrezzato con percorso
di visita.
Itinerario
Raggiungere la frazione
Novelle di Sellero (m 477) e salire verso la parte alta dell’abitato, dove in Via Zocca è possibile trovare parcheggio. La Via Zocca da seguire,
inizialmente in piano, dopo essere passata tra alcune case, svolta a destra e inizia a salire verso la
montagna. Si mantiene la strada asfaltata
che moderatamente sale in direzione ovest, tra i vigneti
di Carona. Alcuni segni bianco\rosso ci
guidano sulla strada che presto si dirige verso la Valle del Pollo, che si raggiunge in
pochissimi minuti. Si segue sempre la strada
asfaltata e i segni del sentiero 159
sino a quando si incontrano le indicazioni
per le miniere di Carona e per Tambione, che si seguono. Ora la strada diventa mulattiera e sale più
ripida, in direzione nord, mentre il paesaggio
si apre sulla Vallecamonica e verso il Piz Olda e il Pian della Regina.
In pochi minuti si passa nei pressi delle miniere di Carona dove un’edificio ristrutturato, di servizio al sito
minerario, domina il paese di Novelle. Si prosegue nel rado bosco, in
costante salita sull’ampia sterrata,
direzione nord-ovest sino a quando la si abbandona tenendo la sinistra ad
un bivio, non troppo evidente, cambiando decisamente direzione (sud-ovest).
Lo scopo di questa deviazione, anziché proseguire col 159 che più avanti si
unisce al 115 nella Valle delle Fratte, è quello di passare dai prati e
dalle baite di Ramantè, di Emen e di Dosmal, situate su un bel balcone
panoramico e di rimanere sul versante
soleggiato. Si raggiunge presto un bel prato
con annessa cascina, probabilmente una baita Ramantè (circa m 1020), si
costeggia la recinzione e su evidente traccia si attraversa un breve tratto
di bosco, sbucando in un altro prato con grande
casa ristrutturata (m 1050). Puntando ora verso il limitare superiore del prato, dove questo
si restringe a mò di angolo acuto, si riesce ad intercettare poco oltre,una
mulattiera da seguire in salita, che
conduce ad un primo magnifico prato della
località Emen (m 1110). Si continua in
falsopiano seguendo l’evidente direzione, e superate in sequenza le
altre baite ( foto uno – foto due – foto 3),
si giunge al limitare occidentale di questo allungato altopiano (baite Panacole – m 1250) dove si incontra un
antico tracciato che sale alla ormai vicina
località Tambione (m 1350), anche se è
possibile comunque arrivarci con la mulattiera principale.
Il dosso Tambione sul quale sorge l’omonima
baita-rifugio, offre un luogo montano di particolare bellezza, avvalorato
da un piccolo laghetto e da un grande
panorama sia verso le montagne che vanno
dal Piz Olda al Pizzo Badile, sia verso le
Orobie bresciane. Purtroppo viene deturpato, anche se in maniera
marginale, dalla presenza di una stazione per
ripetitori che sorge abbastanza distante e decentrata.
Dal Tambione, l’evidente strada sterrata che scende a valle
incontra quasi subito il bivio che indica
la direzione per il M. Elto. Si passa accanto ad una curiosa depressione dove
una inconsueta specie botanica, probabilmente deschampsia
cespugliosa, incuriosisce per la sua forma che ricorda, in piccolo,
certe capanne di paglia africane. Si entra nel bosco raggiungendo un paletto con ulteriori indicazioni. Si segue
il sentiero CAI 159 che porta velocemente
sui pascoli di malga Piana Paghera e alla
struttura dell’alpeggio (m 1426). Anche qui la vista può spaziare verso le Orobie da una parte e verso le
montagne adamelline, dove spiccano il Piz Olda,
il Pian della Regina e il Marser. Raggiunta e superata una piccola
radura, il sentiero inizia ad inerpicarsi sulla spalla dlella montagna che, verso
sud, conduce al Pizzo Garzeto e all’Elto. Dopo circa un’ora, dalla malga
Piana Paghera, si raggiunge il Bivacco Elto
(m 1734). La piccola struttura pare quasi
dimenticata, tanto che al suo interno non c’è nulla che faccia pensare ad
un bivacco, ma solo ad un buon riparo in caso di necessità. Il sentiero 159
comunque continua, come già accennato, verso il
Pizzo Garzeto e il M.Elto e verso il lontano Rif.Campione.
Si ridiscende alla malga Piana Paghera e presa
la strada, si ignora il bivio per Tambione
e si scende alle sottostanti Baite Spino (m
1268). Si continua in discesa rimanendo sulla gippabile principale sino
alla fontana Ruc dove è presente appunto
un’ antica fontana celtica. Si segue ora il
sentiero indicato dalla freccia direzionale per Carpene, che si inforca
passando alla sinistra di una casa. Tenendo
sempre come riferimento le indicazioni per
Carpène (che in questo tratto è ancora sentiero 159), in 30 minuti si
perviene proprio al sito di arte rupestre di
Carpène, uno dei più importanti della zona. Seguendo sempre il 159 si ritorna sulla parte alta della frazione Novelle, chiudendo
l’anello.
Cartografia
Ingenia mappa
Partenza
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quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
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Novelle di Sellero
|
477
|
Baita Tambione
|
1350
|
873
|
|
h. 2.30
|
|
E
|
22/04/2018
|
Baita Tambione
|
1350
|
Bivacco Elto
|
1734
|
384
|
|
h. 1.00
|
|
E+
|
|