(prima parte) – Sotto i 2000
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SCHEDA |
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Rifugio al Lago del Mortirolo (m 1783) – (ex Rif. Antonioli), da Monno col sentiero dei cervi – giro ad anello Il frequentato Lago del Mortirolo è un bel bacino tondeggiante tra i pascoli e i rododendri ai piedi nord-orientali della Cima Verda, non lontano dal celebre Passo. Sulla sponda orientale del piccolo lago sorge il Rifugio al Lago del Mortirolo raggiungibile in una ventina di minuti, scendendo a piedi con una sterrata che esce sulla sinistra dalla strada asfaltata, poco prima del Passo della Foppa (Mortirolo), nel tratto pianeggiante vicino a un agriturismo. Questa escursione (piuttosto lunga) invece parte da Monno e col sentiero dei cervi perviene alla località Mola passando dal Dosso Toricla (m 1838), e da lì col lungo e bel sentiero che percorre le pendici orientali della Cima Cadì (m 2448) e della Cima Verda (m 2407) raggiunge il il Laghetto del Mortirolo (m 1780) e l’omonimo Rifugio. Si ritorna a Monno con la vecchia strada del Mortirolo. Itinerario: Parcheggiare l’auto in uno spiazzo sopra al campo sportivo (m 1150) di Monno. Vicino alla santella poco sotto al parcheggio, inizia una stradina sterrata (CAI 71). La prima parte di questo lungo itinerario, fino ai prati di Mola, ricalca l’escursione relativa al Dosso Toricla. Dopo circa 2 ore e trenta minuti dalla partenza, quindi, si raggiunge l’altopiano di Mola (m 1750) nel quale trovano spazio numerose baite ristrutturate neglia anni. Un tempo questi edifici, comunemente chiamati “malghe”, venivano utilizzati nei periodi estivi da pastori e contadini per la montificazione del bestiame. L’area, custodisce inoltre la preziosa oasi faunistica di Toricla, una riserva naturale estesa su una superficie di 2380 ettari, nella quale oltre alla ricca flora e alle formazioni forestali di larici e abete rosso, vivono numerosi animali tra cui cervi, caprioli, lepri, scoiattoli, marmotte e , seppur rari, il gallo cedrone e l’aquila reale. Sull’altopiano sorge anche una piccola chiesetta dedicata al Beato Don Gnocchi, ristrutturata nel 2010 dal Gruppo Alpini di Edolo con lo scopo di onorare i caduti del Battaglione Edolo in Russia. Si scende per poco sulla stradina asfaltata fino alla deviazione verso sinistra indicata dalle frecce direzionali, si passa vicino ad un roccolo ristrutturato e ci si inoltra nel bosco per prendere il lungo sentiero a mezza costa, abbastanza impegnativo, che prima raggiunge la diroccata Malga Dorena (m 1951) situata nell’avvallamento che divide il Motto della Scala (m 2334) dalla Cima Cadì (m 2448) e quindi passa di poco sopra (m 2000) all’evidente vecchia frana, sotto i pascoli di “Costa Bella”. Il sentiero raggiunge la quota massima di metri 2030 con grande visuale sull’alta Vallecamonica, sul sottostante paese di Monno, verso la Cima di Grom e la Val Varadega, quindi degrada tra bei boschi di larici alle pendici della Cima Cadì e Verda, raggiunge una radura e infine il laghetto del Mortirolo e l’omonimo rifugio (m 1783). Per il ritorno a Monno, si prende sotto al rifugio un sentiero, usato anche dai ciaspolatori, che con direzione est cala nella Valle del Mortirolo. Lo scopo è quello di raggiungere la vecchia strada (asfaltata) che scende dal Mortirolo al di là del torrente, utilizzando anche una evidente mulattiera. In circa 30 minuti si raggiunge la strada a circa 1500 metri in località Cornello e in altrettanti il parcheggio.
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Nota: il tempo è riferito alla sola salita o all’andata! Per la discesa poco più di un’ora.
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(prima parte) – Sotto i 2000