image001.gif                                                                                                                                                  

 

   (prima parte)Sotto i 2000                                                                                              

DSCN6490_small.jpg

Sul M. Arano

SCHEDA

Cartina_small.jpg

Cartina

 

M. Arano (m 1940) da S. Fiorino di Borno, giro ad anello

 

Il M. Arano (m 1940) è una piccola elevazione a SE del Pizzo Camino, che si eleva dalle pendici orientali della Cima Moren. E’ un punto panoramico, che domina il sottostante Lago di Lova ed è vicino al Sentiero Alto (CAI 82/CAI 6), nella traversata dal Rif. Laeng al Rif. San Fermo. Quando innevato è meta per gli scialpinisti che raggiungono la sua cima dal versante orientale, al riparo da possibili slavine. Se l’eventuale manto nevoso è affidabile ed in condizioni ottimali, oppure senza neve, è possibile e remunerativo raggiungerlo passando prima dal Rif./Bivacco Laeng (m 1760), in modo da realizzare un bell’anello.

Itinerario

La partenza, come spesso accade per altre escursioni in zona, avviene da S.Fiorino (m 940) dove si può parcheggiare comodamente nei pressi dell’omonima chiesetta o pco sotto nelle innumerevoli piazzole. Una strettissima stradina asfaltata conduce in pochi minuti al Navertino (trattoria/bar) dove, poco prima, si potrebbe egualmente lasciare l’auto, ma i posti sono limitati, oltretutto raggiungibile con altra strada che sale da Borno, ma (parere personale) più scomoda. Per rendere più interessante il giro, conviene evitare la strada gippabile che dritta sale verso il Lago di Lova (CAI 82), ma inforcare sulla destra la mulattiera, detta strada di Colèr, che inizialmente in piano raggiunge la Valle di S.Fiorino, superando l’omonimo torrente al Ponte di Fus, per poi, in moderata salita e con alcune curve, raggiungere il Lago di Lova (m 1299), ovvero la sua sponda orientale; si aggira il bel laghetto sino allo Chalet\Lova o meglio sino alla vicina e panoramica area pic-nic. Tutto questo tratto fa parte del “Percorso della Memoria” (tricolore) che, per dover di cronaca, una volta raggiunto lo Chalet\Lova scenderà alla Cappella di Sedulzio tramite la gippabile CAI 82, per inoltrarsi successivamente nel bosco…Il nostro itinerario prosegue invece in salita mediante la mulattiera (CAI 103) con la quale si perviene, in facile salita, al Colle di Mignone (m 1527). Ci troviamo sul confine che divide il territorio tra Borno ed Ossimo, infatti le due vicine malghe, una occidentale al colle e l’altra orientale si chiamano rispettivamente Malga Mignone di Borno e Malga Mignone di Ossimo (ora rifugio\agriturismo).

Si svolta a sinistra  sulla stradetta, non numerata CAI, che passa vicino alla Malga Mignone di Borno (m 1540), abbandonandola quasi subito seguendo le indicazioni per il Rif. Laeng. Il sentiero sale abbastanza ripido, zigzagando nel bosco, sino a raggiungere il facile crinale che scende dalle pendici orientali del Monte Arano. Dopo poche centinaia di metri si raggiunge un pianoro nei pressi della Pozza di Torane (m 1690), oltre il quale si intercetta il Sentiero CAI 82A proveniente dal Roccolo di Tabachì. Volgendo lo sguardo a ritroso, il panorama si è aperto sulla Valle di Lozio ed è possibile ammirare oltre al vicino M. Mignone, la Cima Vaccio e la Bacchetta. Davanti a noi invece si erge sulla destra il M. Sossino (m 2399). Il sentiero si inoltra nuovamente nel bosco e ad un certo punto prosegue leggermente in discesa, per aggirare le pendici N.O. del M. Arano, sino ad uno sperone roccioso molto panoramico, dal quale si possono già ammirare le argute cime del Pizzo Camino (m 2491) ed il Passo di Varicla (m 2124) che lo divide dal Sossino. Superato il roccione sulla sinistra e dopo aver perso ancora qualche metro di dislivello, si raggiunge una zona semipianeggiante con radi alberi. Si ignorano le indicazioni del Sentiero CAI 136, mantenendo la sinistra e passando poco sopra al Lago di Varicla Inferiore (m 1740). Ancora pochissimi minuti e davanti a noi appare il particolare Rif. Laeng (m 1760) con le sue finestre rosse. La sosta è doverosa anche perché il panorama da fotografare è davvero eccezionale, ancor di più se innevato. Ripreso il sentiero lo si segue, sino ad incontrare il bivio per il Pizzo Camino, dove lo si abbandona per svoltare a sinistra sul Sentiero CAI 82 (sentiero alto che conduce al Rif. S. Fermo). Ora il tracciato ha assunto la direzione sud e superato una costola raggiunge l’ampia conca, ai piedi del Pizzo Camino, ex zona militare del secondo conflitto. Sono ancora presenti i ruderi del Rif. Coppellotti (m 1820) distrutto dai tedeschi nel 1944 e alcune strutture militari. Il sentiero prosegue, sempre evidente e segnato, e dopo un ripido strappo raggiunge la quota di 1920 metri, sulla bonaria cresta sud-ovest del M. Arano. Si abbandona il Sentiero CAI 82, segnalato da un paletto con frecce, e ci si dirige verso il punto più alto del largo crestone, tenendo presente che questi è precipite verso sinistra, cioè verso il Pizzo Camino. Dalla sommità (m 1940), il panorama è grandioso, nonostante la modesta quota, in tutte le direzioni.

La discesa avviene seguendo il costolone erboso, cioè il versante orientale già citato nell’introduzione che, nemmeno tanto ripido, cala verso la zona della Pozza di Torane, dalla quale si era passati all’andata. Ritrovato il Sentiero CAI 82A, lo si percorre in discesa, con alcune serpentine, sino al Roccolo di Tabachì dove ci si immette sulla sterrata proveniente dal Colle di Mignone e diretta verso le Pendici del M. Arano. Volendo ci si può fermare per una sosta all’ombra, nei pressi di una piccola baita in legno. Ripresa la mulattiera si continua in discesa sul percorso CAI 82 fino a chiudere l’anello al Navertino. Tenere presente che, dopo aver superato il torrente Lovarone, appena dopo un tornante sinistrorso (m 1360), un largo sentiero si stacca sulla destra: questo scende direttamente alla cappella di Sedulzio in maniera tale da evitare la solita mulattiera, comevalida alternativa.

 

   Earth                 File Gpx                                                                            Cartografia Ingenia    mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

S. Fiorino

940

Rif. Laeng

1760

820

h. 2.40

7,3

E

24/01/2022

19/01/2021

Rif. Laeng

1760

M. Arano

1940

180

h. 0.50

1,9

E+

M. Arano

1940

S. Fiorino

940

-1000

h. 1.30

5,2

E+

 

 

DSCN6368.jpg

DSCN6372.jpg

DSCN6376.jpg

DSCN6401.jpg

DSCN6410.jpg

Nei pressi del

Lago di Lova

Colle di Mignone

Malga Mignone di Borno

Verso il Rif. Laeng

Panorama dal

Rif. Laeng

DSCN6426.jpg

DSCN6438.jpg

DSCN6452.jpg

DSCN6456.jpg

DSCN6460.jpg

Rif. Laeng e

Pizzo Camino

Ruderi Rif. Coppellotti

Ex Rif. Coppellotti e il passo di Varicla

Sul Sentiero CAI 82

Sentiero CAI 82

DSCN6464.jpg

DSCN6480.jpg

DSCN6482.jpg

DSCN6494.jpg

DSCN6496.jpg

Sentiero CAI 82

Il crinale del M. Arano

Sul M. Arano

Pizzo Camino e

Passo di Varicla

Passo di Varicla e

M. Sossino

DSCN6499.jpg

DSCN6503.jpg

DSCN6504.jpg

DSCN6508.jpg

DSCN6521.jpg

M. Mignone al centro

Il Lago di Lova

Il Lago di Lova

Il crinale orientale del M. Arano

Somarelli nei pressi del Navertino

20210119_124522_001.jpg

20210119_125104.jpg

20210119_130539.jpg

20210119_130716.jpg

20210119_131142.jpg

Il crinale orientale del M. Arano innevato

19/01/2021

La salita al M. Arano

19/01/2021

Il Rif. Laeng dal

M. Arano

19/01/2021

Il crinale del M. Arano

19/01/2021

Sul M. Arano

19/01/2021

20210119_131818.jpg

20210119_131855.jpg

20210119_132254.jpg

20210119_132931.jpg

20210119_144256.jpg

La Bagozza e

la Bacchetta

19/01/2021

Panorama sulla Vallecamonica

19/01/2021

Il Lago di Lova

19/01/2021

La discesa

19/01/2021

Chalet\Bar Lova

19/01/2021

 

 

   (prima parte)Sotto i 2000