La
Valle del Freddo nasce come "biotopo" dalla Regione Lombardia
il 3 dicembre 1981. Si trova sul territorio del comune di Solto Collina a
un'altitudine di 350-700 metri e ha un'estensione di circa 70 ha. La
riserva racchiude un particolare fenomeno microclimatico che determina la
crescita della flora tipica d'alta montagna. L'elemento determinante di
queste presenze sono le buche del freddo o "bocche" dalle quali
fuoriesce aria gelida. Successivamente con la Legge Regionale n. 86/83 la
Valle del Freddo viene istituita come Riserva Naturale al fine di tutelare
il patrimonio geologico, vegetale e zoologico. L’accesso alla piccola valletta è consentito
esclusivamente se accompagnati dalle guide preposte e solo nei mesi di
Maggio, Giugno e Luglio, come esplicato dai cartelli posti in loco. La
parte iniziale e terminale di questa escursione ad anello, lambisce
superiormente questa zona protetta e videocontrollata.
L’itinerario
ad anello permette di osservare le caratteristiche naturalistiche dei due
versanti opposti del M. Clemo, quello esposto a Ovest, fresco e boscoso che
si affaccia sulla Val Cavallina e quello a Est, assolato e mite verso il
Lago d’Iseo. Il sentiero da seguire è il CAI 565 che può essere percorso ovviamente nei due
sensi. In questa escursione si preferisce optare per il senso orario, forse
il meno usato, per un semplice motivo: giungere a San Defendente in un
orario più consono per effettuare la pausa panino, al fine di gustare con
calma il grande panorama
sul Lago d’Iseo che la località offre. In senso antiorario il passaggio
dal Santuario avverrebbe troppo presto. San Defendente si raggiunge,
tralasciando temporaneamente il sentiero principale, con la sua variante 565C.
La
salita alla sommità
boscosa (per nulla panoramica) del M. Clemo (tramite varianti del
Sentiero 565), è stata volutamente evitata, perchè si è constatato in una
escursione precedente, che porta via troppo tempo alla gita principale.
Tuttavia in questa zona è possibile osservare numerosi massi erratici,
segnalati e numerati, che sono giunti sin qui dalla Valle Camonica ai tempi
dell’ultima glaciazione. Si allega quindi, per chi fosse interessato, anche
il percorso effettuato in quell’occasione che ovviamente si può integrare
col periplo. (mappa M.
Clemo) – (Earth
M. Clemo) – (File Gpx M. Clemo)
Itinerario
Percorrendo la SS42 del
Tonale e della Mendola, bisogna raggiungere la zona d’ingresso della Valle del
Freddo, situata sui confini di Endine Gaiano, Sovere e Solto Collina, nei pressi di una rotonda.
Il percorso ha inizio
dalla “porta d’ingresso”
alla “Valle del Freddo” mentre il segnavia da seguire è il CAI 565. Superata quasi subito un’area pic-nic si segue
l’indicazione della freccia in
legno (Pianico\Esmate) oltre la quale si raggiunge subito il relativo bivio, dove è
necessario decidere il senso dell’anello: se si opta per il senso
antiorario si segue per Esmate, altrimenti (come in questa escursione) si
segue per Pianico. Il largo sentiero, inizialmente pianeggiante, si
inoltra in un bel bosco di
carpino nero e successivamente inizia a salire moderatamente
mantenendosi sul versante occidentale del M. Clemo, sino a raggiungere la quota di circa 490 metri in
modo da oltrepassare superiormente una zona ghiaiosa, oltre la
quale comincia a perdere quota fino
ad incontrare un bivio (m
390) segnalato: destra in salita verso Lovere\Castro, sinistra in discesa
verso Pianico; non essendo qui indicata la direzione del 565, si è pensato
che la direzione giusta fosse per Castro e non in discesa verso Pianico. Questo
ci ha indotti in errore perché il sentiero proseguiva invece in discesa
verso Pianico per poi continuare oltre…poco male perché ci ha consentito,
sempre su bel sentiero a
tratti panoramico, di
raggiungere Cerrete di Esmate
(m 560). Dal piccolo paese non è difficile (anche guardando la cartina),
trovare la direzione giusta per scendere nella sua parte più bassa, per
andare a prendere, dopo aver superato una villetta, un sentierino che rapidamente cala nel bosco
sino ad innestarsi sul 565 precedentemente
abbandonato, nei pressi di un
Belvedere. E’ evidente che questo errore ha allungato il percorso e
posto qualche dubbio per cui si consiglia eventualmente, una volta giunti all’incriminato
bivio, di seguire per
Pianico.
Al Belvedere giunge
anche il Sentiero Naturalistico “Flavio Tasca” che, per un buon
tratto, prosegue in comune
al 565 verso Solto Collina. Dopo le doverose
foto sull’Alto Sebino e la
Valle Camonica, si continua quindi in direzione sud, con grandi
panorami sul Lago d’Iseo,
visto che si viaggia ad una quota di circa 400 metri sopra la sua sponda
occidentale. Questo tratto di sentiero è anche meta golosa degli appassionati
di Mountan Bike. Mantenendo sempre il percorso principale ed
evitando sentierini che scendono verso il lago, si giunge presto, dopo
breve salita, ad un baitello,
dove il tracciato diventa più largo e acciotolato a mò di mulattiera.
Superatolo si continua sulla
larga sterrata sino ad incontrare un’altra area pic-nic ed un
bivio: per raggiungere il Santuario di S. Defendente è necessario
abbandonare temporaneamente il 565, per svoltare a destra seguendo le indicazioni poste sulla roccia,
Sentiero 565 C. raggiunta quasi subito una
radura con bella vista verso
la Corna Trenta Passi, il sentiero procede verso il bosco per
inerpicarsi poco dopo sul
costone che scende direttamente dal balcone panoramico di S.
Defendente. In pochi minuti di ripido sentiero, si raggiunge la sacra struttura, dotata
anch’essa di un’area con
diversi tavoli e panche di legno. Il panorama, forse superfluo
rimarcarlo, è veramente notevole sul Lago d’Iseo e sulle
montagne che lo circondano.
Rimane la parte finale
per chiudere l’anello, sostanzialmente breve visto che è fattibile al
massimo in un’oretta di facile discesa: lasciata alle spalle la chiesetta,
si scende dalla parte opposta a quella di salita per per una ventina di
metri, quindi si piega verso sinistra su una strada sassosa, in discesa,
fino ad incrociare al suo termine Via degli Apostoli, asfaltata. In pratica
si riprende il percorso ufficiale del Sentiero 565
svoltando a destra, e poco dopo, raggiunta la comunale per Esmate in Via Cerrete, si
segue la freccia indicante la Valle del Freddo. In lieve discesa si attraversa il paesello
dove, superata la chiesa,
si imbocca sulla destra Via
Santa Lucia. Dopo pochissimi minuti, giunti alla cappella dedicata alla santa,
si prende a destra seguendo la
stradetta che, con una salitella, passa nei pressi di un prato dove è facile vedere
la tipica vacca scozzese
(highlander). Poco oltre, superata una curva destrorsa, la strada, ora sterrata,
inizia a scendere, ma la si abbandona quasi subito per inforcare, sulla
sinistra, il sentiero
segnalato per la Valle del Freddo,
sempre comunque 565. In una ventina di minuti il sentiero, con ampie vedute
sulla sottostante area protetta, chiude l’anello nel punto, dove
all’andata, si era deciso il relativo il senso di percorrenza. E’
possibile, invece che effettuare a ritroso il breve tratto rimanente per
scendere al parcheggio, seguire l’interessante “percorso
didattico” che in una mezz’oretta, anche meno, conduce egualmente al
punto di partenza.
Earth
File Gpx Cartografia Ingenia mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Ingresso Valle del
Freddo
|
350
|
San Defendente
|
674
|
600
|
|
h. 3.15
|
9,2
|
T/E
|
08/01/2022
28/12/2021
15/02/2015
|
San
Defendente
|
674
|
Ingresso Valle del
Freddo
|
350
|
|
|
h. 1.00
|
4,3
|
T
|
|