Gran bel giro inconsueto
che si sviluppa sul comprensorio di
Paisco-Loveno e che porta alla scoperta di luoghi e località al di
fuori dei soliti itinerari. Il percorso, che sfrutta anche un breve tratto
del Sentiero delle Genziane, oltre a passare dalle baite di Plas del Sal (m
1603), situate a sud della Costa delle Blese (già viste nella salita al M.
Pilone), conduce sino alla Val di Scala
raggiungendo dall’alto l’omonima malga
superiore (m 2014). Nonostante il notevole sviluppo e il discreto
dislivello totale da superare, l’itinerario non risulta mai essere
impegnativo sviluppandosi su mulattiere e sentieri segnati, ad esclusione
del tratto precedente il raggiungimento della malga superiore, che necessita
di percorrere senza sentieri una parte
sommitale della Costa Campello, sul comunque facile costone prativo. Allungando ulteriormente il percorso, c’è
anche la possibilità (non effettuata in questa gita) di raggiungere i più
noti laghetti di Val di Scala. Dopo esser scesi alla malga inferiore, si chiude l’escursione
passando dalla vasca di captazione della
Centrale di Paisco, dove intercettato il Sentiero Minerario si ritorna a
valle.
Itinerario
Raggiungere il paese di Paisco (m 868) situato
nell’omonima valle, percorrendo la strada che da Forno Allione conduce al
Passo del Vivione. Parcheggiata l’auto nei
pressi del monumento ai Caduti del Lavoro, si prende la stradina inizialmente asfaltata (vietata ai
mezzi non autorizzati) che sale in direzione nord-est, indicata anche dal segnavia del sentiero CAI 166, con destinazione Plasso del Sale. In
realtà, visto e considerato che l’escursione è abbastanza lunga, conviene
abbandonare quasi subito la strada per svoltare a sinistra al primo bivio, in prossimità di un crocefisso, dove si
imbocca la strada gippabile che, con alcune
svolte e tornanti, sale verso varie località situate ai margini superiori
della Valle dei Molini. Tra queste c’è Plas del
Sal (m 1603) che si raggiunge in meno di 2 ore camminando sulla comoda
stradetta, a tratti sterrata e nel finale
cementata.
Si continua in direzione ovest, seguendo le indicazioni del sentiero CAI 161, chiamato anche Sentiero delle Genziane (lungo itinerario che da Campello di
Landò sopra Malonno arriva sino alla Valle del Sellero, attraversando la
Val di Scala e la Val Largone), su comodo e
largo sentiero che si inoltra verso la testata della piccola Valle dei
Molini. Si supera un primo torrentello
incontrando quasi subito un’altra freccia
direzionale (numerazione – 165 anziché 161, probabilmente riferito al
sentiero minerario che più avanti si stacca per scendere sul Dosso di Medel
verso valle). Superati altri due piccoli corsi
d’acqua, il sentiero sale un poco di quota
mentre aggira la testata della piccola valle, raggiungendo il versante
orientale della Costa Campello, un dosso
prativo che divide la Val di Scala dalla Valle dei Molini. Conviene ora
abbandonare il sentiero risalendo il facile
costone se si vuol raggiungere direttamente la malga di Val di Scala
superiore; proseguendo dritti si arriverebbe alla malga di Val di Scala inf
(m 1743), alternativa più facile per l’omonima Valle. Si sale quindi senza
tracce e ad intuito, inizialmente in maniera un poco ripida, direzione
nord-ovest, sino a raggiungere la spalla
inferiore della Costa Campello. Si punta
verso un roccione salendo ora in modo moderato, mentre alla nostra
sinistra lo sguardo inizia a spaziare sulla Val
di Scala. Quando sotto di noi (si è a quota circa 2120) appare la malga superiore, si prosegue sino a individuare la direzione migliore per
degradare facilmente verso i pascoli che
scendono sull’alpeggio.
Come accennato
nell’introduzione, dall’alpeggio, di
recente ristrutturazione, è possibile raggiungere facilmente i laghetti di
Val di Scala (m 2100 circa), rimanendo sul Sentiero delle Genziane.
L’itineraio prosegue invece sulla strada
che unisce l’alpeggio superiore alla malga di
Val di Scala inferiore (CAI 160B). A questo punto si hanno altre due
possibilità di discesa: continuare sulla comoda strada agro-pastorale,
passando dalla località di Casola, oppure tagliando con un sentiero (variante), comunque facile, che
costeggia il torrente sino a ricollegarsi al principale. Ad uno dei
tornanti situati poco sopra la trattoria Al
Plas, si prende sulla sinistra la stradetta
di servizio agli impianti idrici della Centrale di Paisco, con la quale si raggiunge la vasca di captazione (m 1380). All’inizio
del piccolo bacino, ci si immette verso destra
sul sentiero (sentiero minerario) che, con alcuni tornanti e passando da amene località, conduce sulla strada principale, a circa un km da
Paisco.
Cartografia Ingenia mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Paisco
|
868
|
Plas del Sal
|
1603
|
735
|
|
h. 1.40
|
|
E
|
20/05/2018
|
Plas del Sal
|
1603
|
Malga di Val di Scala
sup.
|
2014
|
+537
-130
|
|
h. 2.00
|
|
E+
|
Malga di Val di Scala
sup.
|
2014
|
Paisco
|
868
|
-1146
|
|
h. 2.30
|
|
E
|
|