Questo percorso
conduce ad una delle più importanti linee difensive italiane della prima
guerra mondiale. Il sentiero consente di scoprire, oltre ai numerosi
manufatti bellici, spettacolari panorami ed uno splendido ambiente
naturale. L’itinerario inizia tra i km 146 e 147 della statale del Tonale,
poco prima del passo, salendo da Ponte di Legno: Immagine1,
_ , Immagine 2. Si esce a destra dalla
statale scendendo lungo una sterratina, per poche decine di metri, dove si riesce
a parcheggiare bene senza ingombrare la via di accesso ad una casa situata
poco sopra.
Ci si dirige dritti
verso sud puntando un paletto con segnavia bianco_rosso che precede
l’attraversamento del torrentello, facilitato dal muretto di cemento di una
briglia. Si attraversa la pista da sci e la si segue brevemente in salita,
abbandonandola quando si incontra la segnaletica per Casamadre e Sentiero 45 (dal nuovo catasto dei sentieri ora dovrebbe essere il 645). Ora
il percorso è evidente e sempre ben segnato, su quello che era un tempo una
strada militare. Si superano i ruderi di un vecchio acquedotto e si ignora
la deviazione a sx per il Passo Paradiso del Sentiero 45, mantenendo la
destra su quello che dovrebbe essere, dal nuovo catasto, il Sentiero 646 ex 45A. Si inizia ad aggirare,
semipianeggianti, la conca posta alle pendici rocciose che ci separano da quelle
più severe della Punta di Castellaccio. Si supera prima un torrentello,
grazie ad un ponticello metallico e successivamente un altro alimentato da
una cascatella. Risaliti una costa, si sbuca su un pianoro (m 2110) situato
ai piedi della conca che scende dalla severa Punta di Castellaccio,
delimitata a destra dal Dosso di Casamadre, dosso che si andrà a risalire.
Da qui in poi è un susseguirsi di manufatti bellici, tipo grotte e
ricoveri, alcuni segnalati, la cui visita necessita di abbandonare
temporaneamente il sentiero primcipale. Il sentiero corre sul largo crinale
del Dosso di Casamadre e offre panorami spettacolari in tutte le direzioni.
Si raggiungono infine le rocciose creste sommitali della Cima Castellaccio,
che vanno percorse con più cautela a causa di alcuni brevi tratti esposti.
Sulla cima, il 9 luglio 2022, in sostituzione di una vecchia e rotta
crocetta in legno, è stata posizionata un’altra croce poco più grande, con
immagine tratta da un’opera dell’Artista D. Nodari (Esine 1953_1992), raffigurante un soldato che soccorre un’altro
ferito. Il panorama è mozzafiato verso le vette che contornano il
ghiacciaio del Pisgana, sulla sottostante Valle del Narcanello ed
ovviamente in alto, verso le severe creste rocciose dove si sviluppa parte
del Sentiero dei Fiori.
Si ritorna a ritroso, con lo
stesso percorso fatto in salita, variando, se si vuole, alcuni tratti per
poter ammirare meglio la Valle del Narcanello od anche per visitare
eventuali manufatti bellici non visti durante la salita. Giunti al pianoro
di quota 2110, c’è la possibilità di rientrare andando a creare un’anello
tramite il Sentiero ex 45A, con un tratto
ora non più contemplato nel nuovo catasto del sentieri. Il sentiero
conserva ancora alcuni segnavia rosso_bianco e non è difficile, a parte un
tratto zigzagante un poco ripido e scivoloso, mentre diventa piacevole
quando, con minor pendenza entra nel bel bosco, di larici e pini, che
precede la località Cà de Poi e l’omonimo laghetto. Superato il laghetto si
ritorna al punto di partenza risalendo la pista da sci. Il ritorno con lo stesso percorso di salita risulta
comunque più tranquillo e conveniente.

Earth_Sud
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Cartina Gpx
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Traccia Gpx
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Mappa
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Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Date
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Passo del Tonale
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1822
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Il Castellaccio
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2535
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713
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h. 2.00
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4,1
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E/EE
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16/07/2022
09/07/2022
02/06/2022
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Il Castellaccio
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2535
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Passo del Tonale
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1822
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-885
+172
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h. 2.00
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6,2
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02 Giugno 2022
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