(prima parte) – Sotto i 2000 m
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SCHEDA |
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Escursione alla Diga del Gleno (1520
m). Itinerario: sentiero CAI 411 Parcheggiare a Pianezza, piccola frazione nella Val di
Scalve a 1270 m. E’ una facile passeggiata che consente in meno di un’ora di
poter visitare gli impressionanti ruderi della
diga crollata alle 7 del mattino
del primo dicembre del 1923, le cui acque travolsero tutto ciò che
incontrarono nel rovinoso percorso e centinaia furono le vittime. Ci si
incammina in uno stretto vicoletto fra 2 case, vicino ad una bella fontana
coperta, seguendo la stradina fino ad incontrare una mulattiera che si percorre
per pochi minuti. Si sale poi lungo un sentierone che entra nel bosco con un
ampio giro verso ovest. Da lì si diparte anche il sentiero per la
ristrutturata Baita di Napuleù che meriterebbe di essere vista, allungando il
percorso. Si sale costeggiando il tubo della condotta forzata fino alla
località “Pagarulì” da dove parte la suddetta condotta. Ora il percorso è in
piano tagliando il ripido costone della montagna, in certi punti ricavato nella roccia viva, un tempo questo
tratto era di servizio alla diga. Oltre la diga è rimasto un bacino che raccoglie le acque della Valle del Gleno. Per il ritorno si può
facilmente seguire in discesa il sentiero CAI 410 (che scende a Bueggio)
fino a deviare verso sinistra, a quota
circa 1250 m, su un sentiero (non indicato sulla cartina) che riconduce a
Pianezza.
Nota: il tempo è riferito alla sola salita o all’andata! |
(prima parte) – Sotto i 2000 m