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Il Pittore…

Domenico Nodari nasce a Esine (BS) il 16 giugno 1953 in casa Galli di Via Pittor Guadagnini.
Nel 1959 Domenico frequenta la scuola elementare dove inizia a dimostrare la sua propensione per il disegno.
La famiglia, dopo la nascita del fratello Gabriele si trasferisce nella nuova casa di Via Pittor Nodari.
Nel 1970 si iscrive al Liceo Artistico di Lovere e nel Gennaio del 1971, a soli 17 anni esordisce nella prima mostra personale con 32 opere presso la sala parrocchiale del paese natale.
Nel 1974 consegue la Maturità Artistica e frequenta lezioni private presso lo studio del Pittore Emilio Del Prato a Costa Volpino (Bg).
Nello stesso anno riesce ad ottenere uno dei 20 posti disponibili all’Accademia Brera di Milano.
Nell’estate del 1986 a causa di un incidente stradale subisce l’amputazione del braccio destro. La degenza in vari nosocomi dura a lungo e Domenico può ritornare a casa ed alla sua vita solo dopo parecchi mesi.
La perdita dell’arto getta Domenico in un profondo sconforto, perché oltre a limitare fortemente le normali attività quotidiane, sembra precludere la sua passione per la Pittura.
Non sa ancora che diventerà “l’Artista che dipinse con entrambe le mani”.
I primi schizzi, e disegni abbozzati nell’anno 1987, testimoniano ancora una volta la forte passione di Domenico per l’Arte.
Poi la produzione di quadri si fa nuovamente fiorente e vitale, specie negli ultimi due anni di vita.
Il 22 luglio 1992 si reca in piazza Garibaldi per ritrovarsi con gli amici, poi come al solito si ritira nel suo studio per dipingere: l’opera alla quale sta lavorando non sarà terminata perché verso l’alba del 23 luglio Domenico muore nel suo letto per arresto cardiaco a soli 39 anni. In questo ultimo quadro, una fiera infernale sta per ghermire un uomo.
Nella sua seppur breve carriera artistica, il Pittore Domenico Nodari ha partecipato a numerose mostre, locali e nazionali, che l’hanno visto spesso aggiudicarsi premi, segnalazioni e diplomi. Si stima che la sua produzione artistica abbia superato le 400 opere, molte delle quali si sono perse le tracce.
La dimensione religiosa è piuttosto presente in molte delle sue tele, sia in quelle eseguite con la mano destra che in quelle create con la sinistra dopo l’incidente: Cristi, Madonne e Santi…
Già in una intervista nel lontano 1976, l’allora ventitreenne Nodari parlava di come il Pittore tedesco Matthias Grünewald  (1480-1528), un precursore dell’espressionismo tedesco, influenzasse la sua vita e le sue opere.
Di lui hanno parlato il “Giornale di Brescia”, “Bresciaoggi”, “Voce del popolo”, “El Carobe”.
E’ stato quotato nei vari cataloghi d’Arte Nazionali e Internazionali: “Annuario Arte Base” 1976, “Bolaffi Arte” 1976, “Vallecamonica Arte” 1978, “ArteMercato Arcan” 1979.  Guarda le ultime recensioni

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