Un’escursione completa a poca distanza del Passo di Gavia.
Completa perché ha tutto: natura derivata dal ghiacciaio, panorami con
viste da oltre 3000 metri, storia legata ai combattimenti di trincea della
Prima Guerra Mondiale. Il bivacco è
situato sulla cresta meridionale della Cima di Vallumbrina, una cima secondaria della più nobile
Punta San Matteo, una delle 13 Cime che compongono la catena Cevedale-Pizzo
Tresero. Ci si trova all’interno del gruppo Ortles-Cevedale (Alpi
Retiche occidentali). Il bivacco, ottenuto ristrutturando una vecchia
baracca militare, dispone di sei posti letto. Il percorso parte nel pressi
del Rifugio Berni (m. 2541) al Passo Gavia ed è adatto ad escursionisti preparati, viste le
altitudini toccate, anche se non sono presenti difficoltà tecniche da
segnalare. Durante la salita si passa molto vicini al limite inferiore del
Ghiacciaio del Dosegù, tanto che al ritorno, volendo e spendendo un poco di
tempo, si può raggiungere il fronte della vedretta. Arrivati in quota la
vista magnifica permette di ammirare il Corno dei Tre Signori, il Pizzo
Tresero, il Ghiacciaio Dosegù, la Punta S.Matteo, l’Adamello e la
Presanella e, più lontano, le riconoscibili forme delle Dolomiti di Brenta.
Poco sopra, alla quota senza nome di circa 3150 metri, dove è presente un
Crocifisso, è possibile ammirare la sottostante Valle Umbrina con
l’omonimo lago, dall’incredibile blu cobalto.
Come
accennato, l'accesso avviene dal rifugio Arnaldo Berni (m 2541), posto a
lato della SP 29 del Passo di Gavia sul territorio di Valfurva.
Si scende pochi metri su una sterrata seguendo le
indicazioni per numerose destinazioni ed in particolare la nostra (Sentiero 551) sino ad
attraversare lo spumeggianteTorrente Gavia tramite un ponte in legno.
Raggiunto il successivo paletto delle indicazioni, si devia a destra,
sempre Sentiero 551. Poco oltre, nei pressi del vecchio e diroccato ex
rifugio, il nostro Sentiero 551 corre per un tratto assieme al 552 (quello con destinazione Vedretta e Passo
della Sforzellina). Infine, un’ultima freccia ci indirizza sul solo Sentiero 551 con cui ci si inoltra verso la Val
Dosegù con gran visuale sull’omonimo ghiacciaio. Il tracciato perde quota
per raggiungere e seguire sulla sponda destra (idrografica sinistra) il Rio Dosegù. Al bivio segnalato su una
roccia (m 2760), il sentiero continua verso destra (per il Ghiacciaio Dosegù a Sx). Superati
alcuni laghetti glaciali alla quota di circa 2880 m s.l.m. il
percorso, sempre ben segnato conduce fino al bivacco.
Proseguendo
sulla facile cresta e passando tra altri manufatti della guerra, è possibile
raggiungere in circa 30 minuti la Cima di Vallumbrina (m 3220), dove si può
ammirare il paesaggio suggestivo offerto dal Ghiacciaio Dosegù con tutte le
cime che lo contornano. Poco oltre, sempre per cresta, è possibile
raggiungere facilmente il Pizzo di Vallumbrina (m 3225) dal quale,
probabilmente, la vista sul ghiacciaio sarà ancora più grandiosa.
Si
ritorna con lo stesso percorso di salita (inizialmente prima del bivacco
scendendo, alla selletta, si può anche tenere la destra e percorrere un
facile canale che poco sotto, alla quota di circa 2850 metri, si
ricongiunge al principale). Per chi volesse (consigliato) giunti al bivio
incontrato all’andata (m 2760), si può risalire senza eccessivi sforzi la
Val Dosegù, costeggiando il Rio del Dosegù lato destro (idrografico
sinistro) sino alla quota di circa 2960 metri, praticamente a toccare le
pareti di ghiaccio, sotto le quali nasce il torrente, uno spettacolo. Tempo
necessario 40/50 minuti dalla deviazione, poi si torna per riprendere il
percorso che conduce al Berni.

Earth
|
Cartina Gpx
|
Traccia Gpx
|
|
Mappa
|
|
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Rif. Berni
|
2541
|
Cima di Vallumbrina
|
3220
|
785
|
h. 3.00
|
5,6
|
E/EE
|
03/10/2023
29/07/2016
|
Bivio 2760
|
2760
|
Ghiacciaio
|
2960
|
200
|
h. 0.30
|
1
|
E+
|
03/10/2023
|
Foto 03/10/2023
|