Il Lago del Mortirolo e l’omonimo rifugio,
situati nella bella conca resa celebre dal
Giro d’Italia, sono già stati oggetto di splendide escursioni inserite in
questo sito, dove partendo dalla parte alta del paesino di Monno, tramite
svariati itinerari più o meno lunghi, si raggiunge o si passa sempre dalla
singolare e frequentata meta. Questa escursione non è da meno ed il suo
percorso ricalca in parte il lungo giro descritto nella relativa scheda,
dove nella parte iniziale si raggiunge il Dosso Toricla tramite il Sentiero
dei cervi. E’ quello un giro lungo (circa ore 5 per il rifugio) e quindi
indicato nelle belle stagioni, dove le giornate sono lunghe e l’assenza di
neve non complica o rallenta l’escursione.
Questo itinerario,
escludendo la salita e il passaggio dal Dosso Toricla (m 1838) e sfruttando
nella parte iniziale il sentiero CAI 171,
(che non è nient’altro che il ritorno e la conclusione del Sentiero dei
cervi se percorso in senso orario), consente di intercettare poco sotto i
pascoli di Mola il bel sentiero che collega quest’ultima al Mortirolo
passando dalla Malga Dorena. Nel periodo invernale c’è probabilità di
trovare alcuni brevi tratti ghiacciati, mentre è sconsigliato in presenza
di molta neve, nel qual caso è necessario valutare il pericolo di scariche
o valanghe, specie nel tratto dove il sentiero percorre le pendici
orientali della Cima Cadì e della Cima Verda.
Itinerario
Poco oltre il paese di
Monno raggiungibile tramite la strada che sale
al Passo del Mortirolo, si può parcheggiare l’auto in un’ampio spazio situato a lato della strada e
poco sopra un campetto di calcio (m 1150). Appena prima di questo parcheggio,
in corrispondenza di una santella, una stradetta
sterrata (CAI 171) in leggera discesa raggiunge un ponticello col
quale supera il torrente Valle del Mortirolo, nei
pressi di una segheria. La strada inizia a salire sino a raggiungere
presto, in località Fracai, un bivio dove il sentiero 71 (chiamato anche Sentiero dei Cervi) se preso verso sinistra conduce in
circa h. 2.30’ al Dosso Toricla, mentre verso
destra (sempre sentiero 171) porta alle
Baite di Mola. Si tiene quindi la destra seguendo
la stradetta (che per un tratto diventa asfaltata) e che con direzione
sud-ovest raggiunge il Dosso Dorena (m
1480). Superato un rudere, la strada raggiunge il torrente Ogliolo di Monno, dove
diventa sentiero. Appena superato il corso d’acqua si volge a sinistra e si continua in salita sino a quando si raggiunge il punto
(circa m 1650), dove verso destra (direzione nord), si stacca il lungo
sentiero con destinazione Lago del Mortirolo.
Conviene però ed è
consigliatissimo ignorarlo momentaneamente (lo riprenderemo dopo) e
continuare per pochi minuti sino a raggiungere la bellissima località
Pianazzi, più conosciuta come Mola (m 1700): si
passa da un roccolo ristrutturato e si raggiunge il citato altopiano (che fa parte dell’oasi
faunistica di Toricla) dove si può ammirare una
graziosa chiesetta (ristrutturata dagli Alpini di Edolo) e dove è
presente una malga (malga Mola). Poco sopra
verso nord è presente anche un’area pic-nic con fontana e ancora più in
alto le Baite di Mola (m 1740).
Per riprendere il
sentiero che ci condurrà al Mortirolo si può ritornare
verso il roccolo ristrutturato, oppure dall’area pic-nic non è
difficile tagliare sui prati senza perdere
quota, puntando un rudere, sotto il quale
si ritrova la traccia. Si percorre quindi il lungo sentiero che
inizialmente e verso nord, taglia le pendici sud-orientali del Motto della
Scala sino a raggiungere in salita la
diroccata malga Dorena e la parte alta della
valle stessa. Qui si svolta decisamente a
destra e si inizia ad aggirare le pendici
meridionali della Cima Cadì (un costone pascolivo chiamato anche Costa
Bella) passando al limite superiore di una
vecchia e impressionante frana. Aggirata la
Costa Bella e raggiunta la quota massima di
tutta l’escursione (circa m 2030) , il
sentiero sempre ben marcato prosegue decisamente verso nord, con ampie
vedute su Monno e verso le montagne del
Mortirolo (Cime di Grom e Pagano). Dopo aver tagliato anche le pendici
orientali della Cima Verda, sempre con alcuni
saliscendi, il sentiero perde quota
progressivamente e dopo aver attraversato un rado bosco di larici,
raggiunge un’ampia radura (anche qui area
pic-nic) che anticipa di pochi minuti il Lago del Mortirolo e l’omonimo rifugio.
Il ritorno alla
macchina, che avviene tramite il sentiero dei ciaspolatori (in poco più di
un’oretta) è ormai consolidato e rispecchia quello descritto nella
scheda già citata nell’introduzione e in altre relative alle escursioni
in zona, come quella di Caret.
Cartografia
Ingenia mappa Lago del Mortirolo mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Monno
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1150
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Rif. al Lago del
Mortirolo
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1783
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+900
-250
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h. 4.00
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E+
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09/12/2017
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